Andie va a spasso

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venerdì 8 luglio 2011

Sorridi, sei su Candid Camera

Circa tre anni fa, quando ero povera, non facevo il carissimo abbonamento dei trasporti tutti i mesi. Così, una volta ho preso il bus solo per qualche fermata senza....ops, posso dirlo? senza biglietto. Naturalmente, secondo la legge di Murphy, giusto una fermata prima della mia sono saliti i controllori e quando salgono non c'è scampo, qui la polizia è cattiva con uomini e donne, neanche a pensarci di sorridere come facevo a Napoli quando, sempre senza casco e senza documenti, dopo avermi fermata mi lasciavano andare via.
Dunque il cattivissimo controllore mi ha chiesto i documenti e io tranquilla glieli ho dati. Lui si è segnato l'indirizzo e mi ha lasciato finalmente andare via. Ciao..ciao. Ma intanto io avevo cambiato indirizzo e volevo trasformare quest'esperienza in un esperimento sociologico finalizzato a scoprire se quando prendi una multa e cambi indirizzo in Francia ti trovano. Per Napoli già conoscevo la risposta.

Due anni, e tre traslochi, dopo l'ufficio delle entrate mi ha trovata! e mi ha mandato un avviso per dirmi che mi avrebbero prelevato 180€ dal conto per pagare la multa più gli interessi. Très bien: chissenefrega. Cosa mi cambiano 180€? Che facciano pure. Go ahead.
Quello che invece mi ha dato un po' sui nervi sono stati i 18€ che si è presa la banca in qualità di "spese dossier", quali spese poi? vai a capire! Comunque, andasse per i 180, andasse pure per i 18, tanto tutto avrebbe avuto luogo sul mio conto senza che io mi accorgessi di nulla, l'unica cosa che avrei visto sarebbero state due linee sul mio estratto conto. Tant pis. Pagamento avvenuto. Eravamo tutti contenti.

Due settimane dopo, l'Ufficio delle imposte mi ha mandato un'altra lettera per dirmi che mi avrebbero prelevato 180€ sul mio conto per una multa che avevo preso due anni prima. Eh NO! Una volta sì, ma due no! 198€ ve li avrei dati, ma 396€ non ci sono santi!
Così ho chiamato l'agenzia delle entrate per fare presente che mi avevano addebitato due volte la stessa multa, ma loro hanno negato. Io gli ho ripetuto che avevo sotto gli occhi le DUE lettere che mi avevano mandato reclamando due volte la stessa multa a due settimane di distanza e il tipo dall'altro capo del telefono ha cominciato a deridermi dicendo che ero pazza, che non ci vedevo, che stavo inventando tutto.
- Certo! non ho altro da fare.
- Signora, per favore la smetta, basta non mi faccia perdere tempo.

Molto basita, ho chiamato la banca per chiedere perché in tutto questo mi avevano prelevato due volte questa somma senza neanche chiedermi l'autorizzazione. E... colmo dei colmi anche la banca nega che mi abbiano prelevato i soldi due volte. A quel punto mi sono fermata, mi sono data uno schiaffo, ho cercato di assicurarmi che fossi sveglia, ho acceso e spento la luce, aperto e chiuso la porta...sembrava tutto in regola, tutte le leggi della coscienza in stato di veglia erano soddisfatte....
Ho richiamato la banca, sperando che qualcun altro del centralino, dalla maggiore disponibilità all'ascolto, "cercasse" e "vedesse" finalmente che due volte 198€ euro erano andati via. Ma nulla, senza speranza.

Finché un giorno, l'ennesima persona della banca a rispondermi ha avuto un'idea: - Signora forse una volta la somma è stata prelevata sul suo conto liquido e una volta sul libretto di risparmio!
- Ma come mai? come è possibile? se l'Agenzia delle entrate manda una richiesta perché non prelevate sempre sul mio conto corrente?
- A questo non so risponderLe.
- Perfetto! ma io adesso cosa devo fare?
- Chiami l'Agenzia delle entrate e dica loro che Le hanno prelevato due volte la stessa multa.
- Ma ci ho già provato! non mi credono.
- E Signora cosa posso dirLe? riprovi!

Ho riunito tutte le mie energie positive, ho fatto una preghiera e ho riprovato. Non ha funzionato. Ho richiamato la banca, mi hanno ridetto di chiamare l'Agenzia dell'entrate, gli ho detto che l'avevo già fatto, mi hanno ridetto che loro non ci potevano fare nulla, io ho incominciato a chiamare in causa tutti i miei neuroni e tutte le mie connessioni sinattiche affinché mi inviassero un'idea. Ok: l'idea era quella di bombardare di telefonate la banca affinché accettassero di chiamare loro l'Agenzia delle entrate per dirgli che mi avevano prelevato due volte la stessa multa, ero sicura che se glielo avessero detto loro ci avrebbero creduto. Il segreto è di restare decisi ma gentili, non devi abbandonare, non devi smettere, non devi fargli capire che hanno vinto loro, ma devi restare cordiale, sorridente e adorabile facendogli capire con il miglior ragionamento razionale possibile che hanno torto. Questo non lo ammetteranno mai apertamente, ma magari anche senza ammetterlo accettaranno di fare ciò che gli chiedi. E così ce l'ho fatta! sono riuscita a dividere l'atomo! e una signora della banca per la disperazione creata dalle mie dieci telefonate al giorno ha finalmente accettato di chiamare l'Agenzia delle entrate. L'Agenzia gli ha subito creduto e immediatamente hanno accettato di rimborsarmi i 180€ reclamati per sbaglio.

Il tempo è passato, io ero felice, folleggiavo tranquillamente per Parigi e continuavo la mia vita finché non è arrivato l'estratto conto di quelle operazioni. Ho verificato che i 180€ mi fossero stati rimborsati, risposta affermativa, ma poi l'occhio mi è caduto sui 18€ euro di spese dossier pagati due volte. Eh no! perché devo regalare 18€ euro alla banca per il nulla. Già la prima volta li avevo pagati senza battere ciglio, ma ora diventava una questione di principio. Ho chiamato la banca: - No Signora mi dispiace deve farseli rimborsare dalla Agenzia delle entrate.
- Ma siete voi che me li avete prelevati, loro che c'entrano?
- Deve farseli rimborsare da loro.
- Ma se non volevano neanche restituirmi i soldi che mi avevano preso ingiustamente, si figuri se mi rimborsano dei soldi che non sono stati loro a prelevarmi!
- Deve farseli rimborsare da loro.
- Ma se siete stati voi a doverli convicere a restituirmi i soldi della multa! non mi ascolteranno neanche!
- Deve farseli rimborsare da loro.
A quel punto mi sono resa conto che stavo parlando con un uomo elettronico, uno di quelli che si possono trovare nel PDL, che quando intervistati ripetono tutti la stessa frase anche se non risponde alla domanda posta e dunque ho deciso di lasciare di nuovo stare per un attimo e attendere un'altra idea geniale.
Ho scritto una lettera alla direttrice della banca, spiegando tutti i pregressi e chiedendo il rimborso dei 18 euro. Dopo una settimana ho ricevuto una risposta in cui mi si diceva che erano desolati ma non mi potevano rimborsare.
Avevo bisogno di un'altra idea.... ho riscritto un'altra lettera in cui dicevo che la loro risposta mi aveva profondamente ferita, che non mi aspettavo di essere trattata così dalla mia banca, da una banca che pretendeva di essere accanto alla gente, da una banca che avrebbe dovuto coccolare i suoi clienti e non trattarli a pesci in faccia, da una banca che avrebbe dovuto essere un esempio di onestà mostrando di incassare soldi solo in cambio di servizi validi, da una banca che...

Una settimana dopo ho ricevuto una lettera:

Gentile Signora,

  Siamo lieti di annunciarle il rimborso dei 18€ di spese dossier pagati due volte.

Per servirLa, cordiali saluti

XXXX

A quel punto, avevo un solo pensiero: Sorridi Manu, forse ti stanno filmando ed è meglio pensare a come verrai nel video, se lo mandano in onda devi essere al meglio...

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