Andie va a spasso

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mercoledì 20 luglio 2011

Il piede del maiale

È una tranquilla serata estiva. Sono in giro con il mio amico Michele (siciliano) e la mia amica Jole (pugliese) (scusate, ma è meglio precisare le origini :))) e abbiamo previsto di andare a cena fuori. Ci stiamo chiedendo dove andare e stiamo passando in rassegna i diversi posti possibili. All'improvviso, non so come, mi viene in mente un posto dove volevo andare da anni. Mi era stato raccomandato da diverse persone in quanto ristorante Liberty, storico, dall'ottima offerta culinaria francese, ecc... 


- Dai, andiamo al Pied de cochon. Dai...dai...


È lontanuccio, i miei amici non l'hanno mai sentito nominare..così devo insistere un bel po' per convincerli ad andare. Arriviamo al Pied de cochon, ci chiedono di aspettare un attimo per indicarci il tavolo. Attendiamo.. Durante l'attesa ci offrono una flûte di champagne..ottimo! cominciamo bene! 
Inizio a tranquillizzarmi: la mia proposta pare buona, i miei amici si fideranno di me e saranno inclini ad accettare con gioia i miei futuri suggerimenti.


Finalmente ci sediamo. Io inizio a parlare con i nostri vicini di tavolo, due giovani dall'aria simpatica, i quali mi dicono che adorano questo posto e che vengono spesso. Abbiamo fatto bene a venire. Sempre più rassicurata per la mia fantastica scelta, inizio a guardare il menu. Scorro, scorro, scorro... ma ho la vaga impressione che il mio stomaco non mi invita a fermarmi su alcuna voce...continuo a scorrere, scorrere, scorrere...e mi inizia a sembrare che si tratti sì di cucina francese, ma proprio di quella basica e terra terra che a me non piace, nulla a che vedere insomma con la nouvelle cuisine del mio post precedente per intenderci. E inoltre i prezzi non erano per nulla convenienti. Dunque inizio a pensare: ma perché devo spendere 35€ per una normale bistecca, ma perché devo spendere 45€ per un maigret de canard che non mi piace.. E così, scorri, scorri, vedo che questo menu non risponde poi più di tanto ai miei gusti. Io sono dell'idea: "spendi per fare una cosa che ti piace", ma "spendi per fare una cosa che non ti piace"...non rispecchia molto la mia filosofia. Così decido di prendere la "Specialità del Pied de cochon 17€" per non dover prendere proprio una banale insalata. Sapendo che Pied de cochon è il nome del ristorante, per me corrisponderà a specialità della casa. E va bene! vada per questo! visto che non so cosa scegliere facciamo scegliere alla casa.


Guardo i miei amici e vedo che Michele ha fatto la mia stessa scelta, mentre Jole un'insalata... Io la cerco di convincere di prendere anche lei la specialità della casa, dopotutto eravamo venuti sin qui, nel posto tanto famoso, storico, Liberty e tutto il resto... ma niente, non mi sta a sentire. Fa nulla, peggio per lei. Speriamo che queste specialità siano davvero speciali.


Dopo mezz'ora, morti di fame (non avevamo mangiato tanto a pranzo per goderci al massimo la cena fuori), vediamo la cameriera sorriderci mentre si avvicina al nostro tavolo con tre piatti in mano.
- Specialité Pied de cochon?
- Per me grazie, dico io
- L'altra specialité Pied de cochon?
- Per me, dice Michele.
E l'insalata a Jole.


Io guardo il piatto di Michele, situato proprio di fronte a me, proprio su una linea retta di fronte ai miei occhi e vedo una zampa di maiale completa di unghie.
Il mio diaframma sobbalza. Io gli chiedo di tranquillizzarsi, sperando che si siano sbagliati e che magari nel mio piatto ci sia qualcosa di diverso.
Guardo nel mio piatto.
Dentro vi giace la stessa cosa.
Il mio diaframma si arrabbia per la falsa speranza e inizia a girare minacciandomi di ribaltarsi se gli inserisco dentro qualcosa che viene da quel piatto.
Guardo Michele. Michele guarda me. Tutte e due guardiamo Jole che, dal canto suo, felicissima per la sua insalata ci ricambia con uno sguardo tra derisorio, fiero e compassionevole. Nessuno osa dire una parola.
Michele non osa dire nulla per non farmi mortificare? Io non oso dire nulla per non ammettere l'assurdità della mia cattiva scelta? Jole non osa dire nulla per non infierire su di noi?
O forse nessuno osa dire nulla, perché nessuno sa che DINDIRINDINA CI FA UNA ZAMPA DI MAIALE CON LE UNGHIE nel nostro piatto????


A questo punto, parlo...:
- Miki..
- Dimmi Manu.
- Ma, secondo te, cosa si mangia?
- Non lo so Manu.
- Ma, secondo te, se la tagliamo da dentro esce la carne?
- Non lo so Manu, possiamo provare.
- Ma, secondo te, dobbiamo prenderla in mano o mangiarla con coltello e forchetta?
- Non ne ho idea Manu.
- Miki.
- Dimmi Manu.
- Vuoi provare prima tu e mi dici?
- Proviamo insieme.
- Ok.
Prendiamo le posate e iniziamo a tagliare per vedere cosa c'è dentro. La mia zampa si spappola ed escono fuori pezzetti di ossa da tutte le parti. 
- Miki!!! 
- Dimmi Manu.
- Ma il mio maiale lo hanno prima picchiato a sangue, spezzandogli tutte le ossa, e poi ucciso!!! è disgustoso!
- Anche il mio credo...


Il mio stomaco era chiuso. Solo la mia lingua ha fatto un gesto per tastare un pezzo di pelle di maiale che le stavo mettendo in bocca con la forchetta. E poi si è ritirata.


- Miki, io non ce la faccio, non riesco a fare nessun gesto, né a mangiarmi la pelle, né le ossa, ma cosa c'è da mangiare qui dentro? Per cosa sono i 17€?
- Non ne ho idea, questi pezzi il macellaio di mia madre li regala ai cani la sera.
- Secondo te posso chiedere di cambiarmi il piatto se gli dico che mi viene da vomitare?
- Se proprio stai male, prova.
- Sto proprio male.
- Ok, allora prova.


Chiamo la cameriera.
- Mi scusi....ehm... non riesco a....sì insomma a... capire...quale sia la parte da mangiare.
- È la specialità della casa.
- Sì, ho capito, ma non capisco cosa devo mangiare, dov'è la carne?
- Non c'è carne, c'è pelle e ossa?
- E si mangia solo la pelle?
- Sì, è una specialità molto pregiata, la gente viene qui apposta per mangiarla.
- Capisco.
- Non le piace?
- Non riesco proprio a....sì insomma, non riesco neanche a metterla in bocca.... mi viene da vomitare e volevo chiederle se...posso cambiare il piatto...
- Beh se si sente proprio male, ok, me lo dia, glielo cambiamo, cosa vuole al suo posto?
Volevo dire "un bicchiere d'acqua", ma dovevo farmi venire un'altra idea. Così ho tergiversato: - Miki, vuoi cambiarlo anche tu?
- No, Manu, non ti preoccupare, me lo tengo.
- Ma che mangi?
- Non fa niente, non mangio, continuo solo a dissecare tutte le ossa.
- D'accordo.. posso avere un attimo il menu?
- Certo prego.
Così ripiego sulle ostriche, spenderò 30€ per 6 ostriche, ma almeno non vivrò un'esperienza che non riuscirò più a dimenticare.


Arrivano le ostriche, le mangio, tutto a posto. Cerco di mangiare pane e burro il più possibile per riempirmi. I vicini di tavolo ci chiedono come mai non ci è piaciuto. Io gli rispondo solo che non avevo capito che parte mangiare e loro mi dicono la pelle. 
Va beh..
Torniamo a casa quella sera e cerco di dimenticare il tutto. Ma all'improvviso, mentre mi metto il pigiama una vignetta si staglia davanti a me: un piatto con un piede di porco. Cerco di cancellarla pensando ad altro, ma la notte sogno un piede di porco, la mattina dopo a colazione immagino un piede di porco e a pranzo, mentre faccio la fila per la mensa, vedo piedi di porco ovunque.
- Mikiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiiii
Lo chiamo al telefono.
- Hey Manu.
- Ti volevo dire che mi dispiace!!! Scusa, non lo farò mai più. Penso sia il senso di colpa che mi tartassa perché vedo piedi di porco ovunque, non riesco più a mangiare né a dormire.
- Bene! Sono contento, mi dice ridendo. Neanche io! Almeno tu non lo hai mangiato. Io sto solo vomitando da tre giorni.
- Miki, te lo giuro che mi dispiace, scusami, non volevo ucciderti.
- Dai sto scherzando, non ho vomitato, vedo solo piedi di maiale ovunque anch'io, anche al posto delle gambe delle donne che guardo tutti i giorni per strada!
- Ah! questo fai? allora ti sta bene!
- Dai, non ti preoccupare, ci passerà...
- Dici? In quanto tempo secondo te?
- Una decina di giorni, forse.


Qualche settimana dopo, esco con il mio ragazzo e mentre parliamo viene fuori la storia del piede di maiale. Gli racconto tutto e lui mi dice: Ma stai scherzando! è una specialità pregiata, è il mio piatto preferito.


Da quel momento ho capito: non potrò mai amare qualcuno che ama una zampa di maiale e l'ho lasciato all'istante, per la prima volta in vita mia senza nessun rimorso e la ragione potete capirla da soli guardando la foto qui sotto:









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