Andie va a spasso

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venerdì 24 febbraio 2012

Ricetta: Il porco con i fagioli.

Svolgimento:

Prendi un filosofo figo, fagli dire una cosa e poi quando ti serve dici: "Diceva XXX che il lavoro nobilita l'uomo" e così gliela fai bere al popolo per tenerlo buono.

Crei un sistema univoco da cui nessuno può scappare e a cui nessuno può proporre un'alternativa. Rendi tutti schiavi di quel sistema in modo che penseranno che quel sistema li nutre, li fa vivere e li sostiene. Così poi da lì non si scappa più. Non puoi cambiare più niente perché le cose sono tutte talmente incastrate e incartapecorite tra loro che è ovvio che se ne cambi una tutte le altre cascano a domino. E poi è facile che come colpevole sia additato chi ha cercato di cambiare la situazione per farci uscire dalla rete del ragno. La rete è fatta apposta per farci credere che non possiamo uscirne. E sicuramente è utile ad alcuni che si nutrono di insetti, ma fa unicamente del male a tutti gli altri, la maggioranza, facendo loro credere che gli vuole bene e che li cura come un padre benevolo. Invece, li tiene schiavi con un sistema che rende dipendenti dal lavoro, in modo che senza lavoro non puoi neanche mangiare, bisogno primario, ma poi il lavoro non lo dà ed è lungi dal poterlo dare a tutti, infatti la disoccupazione non è una piaga, ma è voluta, è normale, fa parte del gioco, e del controllo.

L'aveva capito il genio di Lang tanti, tanti anni fa. E l'avevano capito tanti, tanti geni, scrittori, registi, ecc.. Ma è difficile farlo capire alla gente perché il sistema educativo è fatto per perpetrare i privilegi, le false credenze, le ingiustizie. E tutti credono nell'illusione. Tutti credono alla bolla, tutti credono alla crisi, tutti credono che veramente non ci sono soldi. Peccato che l'Unione Europea abbia stanziato la borsa per la ricerca scientifica più cospicua della storia, peccato che tanti colleghi mi dicano di non aver mai lavorato tanto con le traduzioni (e se si traduce vuol dire che le aziende vendono ed esportano), peccato che i paesi spendono cifre mai raggiunte prima per le armi, compresa l'Italia con 500 milioni di euro a novembre 2011. E noi crediamo ancora nelle favole?

Mi ricorda una ricetta proposta da Toni Tammaro, famoso cuoco e cantante napoletano: Il porco con i fagioli. Ingredienti:
1 kg di fagioli, un porco, una mazza.
Svolgimento:
inseguite il porco e quando vedete che non ce la fa più, colpitelo con la mazza e buttatelo nei fagioli.

BUON APPETITO!

Oggi, l'economia è fatta per costringere tanta gente a lavorare a ritmi spaventosi per produrre delle cose per lo più inutili, che altri lavorano a ritmi spaventosi, per poter comprare, perché questo è ciò che dà soldi alle società multinazionali, alle grandi aziende, ma non dà felicità alla gente. T.Terzani

mercoledì 22 febbraio 2012

Tre metri sotto il cielo


Adoro essere in treno. Sono come sospesa tra i mondi. Non sono né lì né là, ma solo qui. Nulla da fuori può chiamarmi, tanto non potrei andarci. 

Durante le ore che trascorriamo in treno e in aereo è come se non esistessimo per questo mondo. Nessuno può chiamarci o comunque non possiamo soddisfare nessun tipo di richiesta proveniente da nessuno. Nessuno può fermare un treno, nessuno può scendere.
Per qualche ora apparteniamo a un sogno, attraversiamo il mondo senza avere il controllo di nulla. Ci possiamo davvero abbandonare, viviamo una metafora di come dovremmo vivere ogni momento: rilassati, abbandonati, senza pretese di controllo di alcun tipo su nulla.

Adoro viaggiare in treno, sono gli unici momenti in cui mi do il diritto di non occuparmi di nulla. È incredibile come tutto ciò, l’abbandono del controllo e la calma che lo accompagna, sia dato unicamente dal fatto di non toccare terra. A pensarci bene infatti mi capita anche in alto mare, è come se fossimo lontani dalla vita per il fatto di non avere i piedi sulla terraferma.

Adoro viaggiare in treno. Resto appoggiata allo schienale del sedile e vedo il mondo scorrere ai miei due lati, per una volta è come se non mi appartenesse, tanto non potrei esercitare alcuna azione su di lui.

Adoro viaggiare in treno, in quei momenti non appartengo a nessuno e nulla mi appartiene. I pensieri sono come ovattati e i sogni possono avere libero sfogo senza alcun limite. 

venerdì 10 febbraio 2012

Mi manca un venerdì

Oggi il mio telefonino mi avverte che ho ricevuto una chiamata sabato 11 febbraio alle 10h13.
Oh! È già domani?

Mentre guardo Arte, cerco su google notizie sul programma che stanno trasmettendo e non le trovo. Il sito insiste con il darmi i programmi di domani.

Il venerdì 10 febbraio è sparito dal mio telefono e dalla programmazione di Arte...

Questa cosa mi piace un sacco a dire il vero, immaginate se potessimo decidere, un po' come in Eternal sunshine of the spotless mind, che giorno debba essere e se uno non ci piace lo possiamo cancellare, mentre se ci serve più tempo possiamo aggiungerne un altro.


Ora, non so cosa stia capitando in giro, ma il mio telefono pare aver capito che può liberamente scegliere in che giorno vivere, vibrare e ricevere chiamate.


Continua... 


mercoledì 8 febbraio 2012

Carboidratati

Una mia amica esperta nutrizionista mi ha detto che il grano ha un effetto a livello mentale, dal momento che contiene oppiodi. In pratica, funziona come una specie di droga e induce al sedentarismo e all'apatia. Infatti, esiste anche l'espressione "coma da carboidrati" o, in inglese, "carb-coma".
E non stiamo parlando di karma-coma.

Oggi, leggo che in Russia ci sono manifestazione contro il regime Putin, anche con 20 gradi sotto zero. Si sono ribellati Tunisia, Egitto, Siria, Iran, persino negli Stati Uniti si tenta con Occupy Wall Street e Boston. A noi cosa succede?

Sembra quasi che questo grano ci immobilizzi, ci ipnotizzi, ci pietrifichi e mummifichi.

Io propongo una pulizia del sangue e una sospensione di pasta, pane e pizza per un periodo massimo di 6 mesi. Secondo gli esperti è un tempo sufficiente per preparare le nostre vene a scendere in piazza e iniziare la rivoluzione.

Che ne dite?