Andie va a spasso

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lunedì 4 aprile 2011

Una terra incantata

- Ma cosa vai a fare in Lapponia? Non c'è nulla.

- Mi dia per favore una giacca con cui potrei andare in Lapponia.

- Carlo! Ma dove sei? Ti sto cercando da ore. - Eh sì..Sono in Lapponia!

Chissà perché l'immaginario collettivo europeo, e forse d'oltremare, è pieno di riferimenti a questa terra lontana e sconosciuta. Ma saranno fondati?

Forse per la prima volta in vita mia sono partita con un bagaglio vuoto di aspettative. Non immaginavo nulla, non mi aspettavo nulla. A quegli amici che mi avevano guardato quasi ridendo quando avevo detto che sarei partita per la Lapponia, avevo risposto che al massimo sarei rimasta a leggere davanti alla finestra guardando la neve, cosa che adoro e che sarebbe già stata fantastica per me e invece...cosa mi aspettava...chi se lo poteva immaginare. Avrei mai creduto di potermi gettare in un lago a meno 4 gradi, di fare la sauna sotto il cielo stellato, di vedere l'aurora boreale, di guidare una motoslitta, di essere trainata da renne e di cantare Maledetta Primavera in un bar del circolo polare artico?

Sui Finlandesi mi era stato detto che sono noiosi, silenziosi.. Sulla Finlandia si dice che abbia il tasso di suicidio più alto del mondo (anche se continuo a leggere dati discordanti relativi alla Norvegia, al Giappone, apparentemente ci si contende il record). Sulla lingua si dice che sia astrusa e impossibile da imparare. Sulla cultura si dice che sia di poco interesse e che nel paese non ci sia quasi nulla da fare/vedere. Quanto tutto ciò è lontano dalla verità! E quanto è vero che quando non ci si aspetta nulla si ha tutto.

La casa dove siamo ospitati è incantevole, completamente costruita con tronchi d'albero, perfino il porta-carta igienica! La padrona di casa, che è rimasta con noi per tutta la durata del soggiorno, ci ha portato in macchina dal sud sci, abbigliamento tecnico, dolci, carne, pesce e specialità finlandesi di panetteria. Per andare dai vicini, o al centro medico per farsi massaggiare dal Dott. Feelgood, si prendono gli sci oppure lo slittino. Amici di amici ci invitano a visitare le loro case da sogno con vetrata immensa che affaccia sulla montagna o sulla foresta, oppure a cenare nelle loro casupole distaccate dove si cucina e mangia tutti insieme, attorno alla brace centrale. Il secondo giorno, rimasta a casa dopo una giornata intera di sci di fondo che mi aveva fatto scoprire l'esistenza di muscoli mai visti e sentiti prima, una slitta trainata da renne mi viene a prendere sulla porta per portarmi a bere il caffè con gli altri coraggiosi sciatori del gruppo!

Due giorni di motoslitta mi hanno portato ad attraversare distese di neve fresca dove sembrava di volare tra le nuvole, a raggiungere la cima di una montagna dalla quale ammirare l'intera valle e tutti i laghi e rilievi circostanti e sulla quale il vento ha scolpito nel ghiaccio fino a creare figure che a me ricordano le teste dell'isola di Rapa Nui. Quando a un certo punto il motociclista si ferma, scende e dice che adesso si cambia conducente... arriva il mio turno! E via a 80Km all'ora tra gli alberi e i sui dossi fino all'arrivo del prossimo promontorio che mi permetterà di volare.

E poi cosa dire dell'esperienza più incredibile di tutte: la sauna affumicata (modello antico alimentato a carbone), seguita da nuotata nel lago gelato e poi da soggiorno in piscina calda, a cielo aperto, con il tramonto sul fondo, gli huski che ululano, la foresta attorno e una distesa infinita di neve a perdita d'occhio. E con cinque finlandesi che cantano a squarciagola e girano, girano, girano attorno alla piscina rotonda. Uno di loro ci fa una foto e rutta tranquillamente in pubblico. Poi si rituffa in piscina con noi. C'è una canzone per quando si getta l'acqua sulle pietre ardenti in modo da provocare la fuoriuscita di fumo e il riscaldamento della sauna, un'altra canzone per quando è il momento di passare dalla sauna al lago, un'altra canzone per quando si è nella piscina. E questo sarebbe un popolo noioso? silenzioso? suicida?
È divertente perché la mia amica finlandese mi dice sempre: È vero che i finlandesi non parlano, ma io non sono un buon esempio... certo neanche mio marito è un buon esempio, .. né mia madre, né Inkeri, né Pekka, né ...e continua la lista. Pare dunque che questi finlandesi che non parlano e che si suicidano esistano davvero, ma io non li ho ancora conosciuti.

Non sono completamente soddisfatta della mia performance pubblica di Maledetta Primavera al karaoke del paese. Quando il ritornello mi ha portato verso note alte mi sono persa, avrei dovuto provare di più prima di esibirmi in pubblico, ma che importa, ho sperimentato ancora una volta la mia teoria della non-importanza del fallimento e mi sono guadagnata comunque una standing ovation di lapponi intrigati dalla presenza di un individuo parlante una lingua per nulla somigliante alla loro, ma che sembrava seguire comunque le note della famosissima Aikunen Nainen, successo nazionale.

Sono invece soddisfatta della bellissima aurora boreale che ci ha sorpresi una notte, tra un bar e l'altro, e che anche se io vedevo bianca e gli altri verde era spettacolare.

Che altro aggiungere? La bontà del cibo? Il fascino di un paese pieno di usi e costumi particolari, a cui piace riunirsi e condividere con gli amici, ridere, scherzare, invitare, ballare? Il mistero di questa lingua che ha finito per appassionarci e darci voglia di impararla? Kitoos.. huomenta, hyvää paivää, yo yo, hauska tutustua, tässä on sinulla... pourquoi pas?

Sono stata davvero fortunata, non a tutti capita di poter viaggiare con gli abitanti del luogo, per questa ragione in genere evito gli alberghi o anche di partire per paesi dove non conosco nessuno. Per questa ragione adoro visitare, scoprire e andare in giro con gli autoctoni, solo loro potranno mostrarmi la magia dei luoghi nei quali sono cresciuti, solo con loro potrò imparare, conoscere, sapere, vivere, provare e meravigliarmi, solo loro faranno di me una viaggiatrice e non una turista.

Viva la Lapponia, viva il cinema finlandese, viva la canzone finnica e viva tutti quei personaggi che abbiamo incontrato sul nostro cammino in questa terra incantata.

5 commenti:

  1. oooooo finalmente! sei tornata! il tuo pubblico vuole più post!
    Ci hai fatto proprio voglia di visitare questa strana terra! grazie!

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  2. grazie Andy, ci hai incantato con questo racconto facendo annusare suoni, odori, sapori e atmosfere... e soprattutto facendoci pariare guardando iltuo fantastico videooooo.
    Seeeeeeeeeeeeeee per innamorarmi ancora.
    Eri fantastica perché non te ne fotteva di nada.

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  3. sì è Jani che mi ha ispirata, pur non essendo proprio intonato si sceglieva le sue canzoni e se le cantava da solo senza rompere le palle a nessuno e senza aspettarsi nulla da nessuno, tranquillo..come se niente fosse. Ho detto: ora faccio anche io così.

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