Adoro essere in treno. Sono come sospesa tra i mondi. Non sono né lì né là, ma solo qui. Nulla da fuori può chiamarmi, tanto non potrei andarci.
Durante le ore che trascorriamo in treno e in aereo è come se non esistessimo per questo mondo. Nessuno può chiamarci o comunque non possiamo soddisfare nessun tipo di richiesta proveniente da nessuno. Nessuno può fermare un treno, nessuno può scendere.
Per qualche ora apparteniamo a un sogno, attraversiamo il mondo senza avere il controllo di nulla. Ci possiamo davvero abbandonare, viviamo una metafora di come dovremmo vivere ogni momento: rilassati, abbandonati, senza pretese di controllo di alcun tipo su nulla.
Adoro viaggiare in treno, sono gli unici momenti in cui mi do il diritto di non occuparmi di nulla. È incredibile come tutto ciò, l’abbandono del controllo e la calma che lo accompagna, sia dato unicamente dal fatto di non toccare terra. A pensarci bene infatti mi capita anche in alto mare, è come se fossimo lontani dalla vita per il fatto di non avere i piedi sulla terraferma.
Adoro viaggiare in treno. Resto appoggiata allo schienale del sedile e vedo il mondo scorrere ai miei due lati, per una volta è come se non mi appartenesse, tanto non potrei esercitare alcuna azione su di lui.
Adoro viaggiare in treno, in quei momenti non appartengo a nessuno e nulla mi appartiene. I pensieri sono come ovattati e i sogni possono avere libero sfogo senza alcun limite.
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