Andie va a spasso

Caro visitatore, benvenuto. È un piacere per me averti qui, lascia pure commenti e proponi nuovi topics oppure avvertimi quando hai apprezzato i miei scritti, se non ti sono piaciuti..non preoccuparti, non devi per forza dirmelo. "Perché siete tutti così sinceri?". Citazione di..?

martedì 13 settembre 2011

Strisce culturali

Le strisce pedonali sono tutte un poema. Osservando le strisce pedonali nei diversi paesi e città, si può forse aggiungere un tassello alla comprensione degli usi e costumi di un luogo, ma soprattutto ci si può divertire. A Parigi, si attraversa in genere sulle strisce, rispettando il rosso per i pedoni, a meno che le macchine non siano abbastanza lontane, in quel caso si infrange il colore del divieto e si avanza rapidamente verso l'altra sponda. Quando invece si tratta di strisce senza semaforo dove il pedone ha sempre la precedenza, io di solito me la prendo comoda e cammino, non più lentamente del solito, ma neanche con passo svelto. In genere mi incalzano per farmi sbrigare, l'ultima volta il tipo dalla macchina mi ha detto: "Non ti preoccupare, fai con comodo".
In Francia, comunque, anche quando il semaforo è rosso per i pedoni è possibile iniziare a scendere sulla prima striscia per illudersi di avvicinarsi alla metà finale e, in caso di traffico rallentato o diradato, attraversare anche con il rosso.
In Inghilterra, se si distende il piede per appropinquarsi giusto sulla prima striscia e avere quell'impressione di aver iniziato il cammino verso la meta anche in caso di semaforo rosso, già le macchine in arrivo clacsonano per ricordare al pedone che è in errore e che è meglio stare al proprio posto. In Olanda, se si distende quel piede per abbozzare appena quel primo passo, si prende la multa. In Sicilia, si attraversa sulle strisce quando il semaforo è verde per il pedone, ma si viene contornati dalle macchine. Man mano che si procede, loro sterzano verso destra e vanno più veloce per fare uno slargo e superare l'attraversatore. Se si sveltisce il passo, anche loro accelerano e aumentano la curva ellittica per andare ancora più verso destra e comunque superare il pedone prima che questo le possa raggiungere per impedirgli di passare. Spero di essere riuscita a spiegarmi, ma in ogni caso è davvero divertente. A Napoli, le strisce non esistono, nessuno sa più a cosa servano e comunque è inutile fare strada in più per raggiungerle. Una legge completamente diversa vige in città, menzionata d'altronde nei manuali di scuola guida: Chiunque tu sia, hai sempre la precedenza.
È una legge molto interessante a pensarci bene, perché è equa e non dà la precedenza a nessuno in particolare ma a tutti al contempo. Si potrebbe definire socialista. E in parole povere vuol dire che se sei pedone hai la precedenza tu, nello stesso posto e nella stessa situazione in cui se fossi automobilista avresti la precedenza tu e se fossi motociclista avresti la precedenza tu. Per cui, perché sprecare vernice per le strisce? Non è meglio utilizzarla per imbiancare case?

Nessun commento:

Posta un commento